Terapiarte è il nome di un progetto di ricerca pittorica di Domenico Fazzari, che si propone di collegare due realtà distanti: quella della sofferenza negli ospedali e quella del sollievo che attraverso l’arte, la nostra anima ma forse anche il nostro corpo, riescono a sperimentare.

L’intervento artistico, in una realtà anonima ed emotivamente asettica come quella ospedaliera, pone al centro dell’attenzione il benessere psichico e funzionale dei pazienti e degli operatori sanitari, trasformando completamente un luogo alieno in uno spazio ricco di sensorialità ed espressività emotiva.

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Attraverso una serie di opere di decorazione, opportunamente progettate in funzione della specificità dei singoli reparti, si entra direttamente dove l’ammalato vive la sua quotidianità; lo spazio medicalizzato viene completamente trasformato per porre in secondo piano quella tecnologia e quella strumentazione che sono fondamentali ai fini terapeutici, ma che rischiano costantemente di drammatizzare e disumanizzare quei luoghi.
Il disagio abitativo e operativo dell’assetto ospedaliero amplifica la difficoltà del trascorrere gran parte della giornata in un ambiente ristretto, chiuso, uniforme, dove grava il senso di isolamento e anche la possibilità di spaziare con la mente è decisamente penalizzata.
La stanza viene quindi ‘trasformata’ in un universo che mira a riattivare il senso di orientamento e la qualità percettiva verso il mondo esterno innescando un senso di identità e di appartenenza; la parete, il muro, non delimitano più un confine tra un dentro e un fuori, che dal punto di vista del paziente segna la differenza tra l’essere ammalati o l’essere sani.
Si ritiene quindi che l’ambiente, se strategicamente strutturato ed attentamente umanizzato, possa entrare in sinergia con l’attività medica offrendo un contributo al benessere di pazienti ed operatori e fornendo un fondamentale supporto all’erogazione di un’assistenza di qualità.
Poter ammirare un’opera d’arte su una parete vuol dire sentire la comunicazione di accoglienza da parte dell’organizzazione che ci ospita. Un luogo opportunamente decorato aumenta il senso di affidabilità dal punto di vista psicologico.

TERAPIA INTENSIVA NEONATALE – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

Prima dell’intervento

Dopo dell’intervento

OSTETRICIA – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

Prima dell’intervento

Dopo dell’intervento

PEDIATRIA – OSPEDALE A. MANZONI DI LECCO

FONDAZIONE RONALD MC DONALD FAMILY ROOM – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

Bozzetto preparatorio

FONDAZIONE RONALD MC DONALD FAMILY ROOM – OSPEDALE SANT’ORSOLA DI BOLOGNA

FONDAZIONE RONALD MC DONALD FAMILY ROOM – OSPEDALE CAREGGI DI FIRENZE

Disegni preparatori

PATOLOGIA NEONATALE – POLICLINICO SAN MATTEO DI PAVIA

SALA PARTO 3 – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

SALA PARTO 4 – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

TERAPIA INTENSIVA – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

TERAPIA INTENSIVA – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

REPARTO USTIONATI – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

NEONATOLOGIA – OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

PATOLOGIA NEONATALE  – OSPEDALE MONTECROCE DI DESENZANO DEL GARDA

PATOLOGIA NEONATALE  –  OSPEDALE DI CREMONA

Testimonianza di una mamma di un piccolo paziente del reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale San Matteo di Pavia durante l’esecuzione dei lavori di decorazione.

E’ stata una piacevole sorpresa passare per un corridoio e scoprire in una stanza un altro mondo!
Il miracolo della pittura.
Avere la possibilità di vagare con lo sguardo nella natura incontaminata, la natura che cura tutti i mali, che rigenera e dà fiducia, se ti affidi.
Ringrazio il pittore Domenico Fazzari, la sua iniziativa e la luminosità spirituale ed intellettuale di questo Ospedale che ha accolto questo bellissimo intervento pittorico, capace di lenire preoccupazioni e sofferenze, di dare respiro per quell’attimo in cui ci si perde nelle nuvole, nel cielo, nel fiume e lungo i dolci declivi delle colline.


M. T.
Pavia, 3 dicembre 2018